Nel metodo Feldenkrais la reversibilità è la capacità di cambiare direzione in qualsiasi momento durante un’azione.

Ma quali sono gli aspetti che fanno capire se un’azione è reversibile?

Vi invito a provare ad esempio ad alzarvi e sedervi su una sedia. Potete cambiare la direzione in qualsiasi momento? O c’è un punto in cui vi lasciate cadere così da non poter cambiare la direzione? O vi state alzando con sforzo e la rigidità delle gambe, del tronco o della testa vi fanno continuare solo in una traiettoria?

Un movimento è reversibile se i muscoli sono liberi di contrarsi e decontrarsi mentre lo scheletro regge il peso.
Durante l’azione se dei muscoli rimangono contratti, gli antagonisti non possono attivarsi per cui il movimento può essere fatto solo sforzando altre parti. I muscoli già contratti infatti non possono produrre movimento (quando un muscolo si contrae avvicina due parti del corpo ma se è già contratto le due parti sono vicine e non può esserci altro movimento).
Lo scheletro è fatto per reggere il peso e se i muscoli cercano di sostituirlo in questa funzione lo sforzo diventa grande e il movimento poco controllabile. Provate a portare le spalle verso le orecchie e rimanete in questa posizione, sicuramente vi è già capitato di sentirvi così, con questo sforzo muscolare per sorreggervi. Provate a girarvi da una parte e dall’altra e vedrete che il movimento è molto ridotto. Ora lasciate cadere le spalle, fatelo un po’ di volte, le spalle verso le orecchie e poi le lasciate andare. Sentite che quando le lasciate andare è lo scheletro che le sorregge e se provate a girarvi potete andare in qualsiasi direzione.

Nel mio lavoro con gli anziani mi sono ritrovata spesso a lavorare su questo gesto che sembra banale: sedersi e alzarsi dalla sedia. Alcuni non riuscivano ad alzarsi da una seduta, altri per sedersi si buttavano non riuscendo a sostenere il peso. Dopo la lezione individuale la luminosità nei loro occhi nello scoprire di aver recuperato un’azione che pensavano ormai persa, è come quella dei bambino quando scoprono qualcosa di nuovo, è commovente.

Mi è capitato di testare la mia reversibilità nel sedermi durante una lezione individuale. Per chi non l’ha mai fatta, la persona è stesa su un lettino e io mi siedo su uno sgabello che sposto di continuo per raggiungere le varie parti del corpo che voglio muovere. La scorsa settimana durante una lezione, mi sposto, mi siedo e sento lo sgabello che si ‘affloscia’ sotto il mio peso. Non sono caduta, semplicemente ho cambiato direzione e mi sono alzata. Ho buttato via lo sgabello e la reversibilità mi ha salvata da qualche livido.