L’acqua è un elemento fondamentale in molte tradizioni religiose e spirituali, come simbolo di purificazione, rigenerazione e vita.
Il battesimo nel Cristianesimo, il Mikveh nell’Ebraismo, il ghusl nell’Islam, le abluzioni rituali nel Gange nell’Induismo sono solo alcuni esempi di rituali tradizionali dove l’acqua è l’elemento portante.
Nell’antroposofia steineriana l’acqua è vista come un collante tra il mondo materiale e quello spirituale. Molte filosofie utilizzano la metafora dell’acqua che scorre e si trasforma, sempre uguale e sempre diversa, per alludere alla forza vitale.
L’acqua è più forte di ogni altro elemento, basti pensare alla furia di un temporale, o a come cambia il paesaggio dopo un’alluvione. Il fuoco si spegne con l’acqua, dal vento ci si può riparare, l’acqua col passar del tempo può addirittura modellare la roccia.
Il corpo umano, il nostro veicolo terrestre, è composto per circa il 60% di acqua. L’acqua nel nostro organismo svolge importanti funzioni come regolare la temperatura corporea, lubrificare organi e tessuti, supportare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, eliminare i rifiuti.
Una quantità enorme di acqua (mille miliardi di km cubi) è la quantità che si stima sia contenuta sul nostro pianeta, di cui più del 97% è salata e si trova negli oceani.
Del restante 2.5% di acqua dolce, quasi il 70% è costituito dai ghiacciai, e il 30% da percorsi sotterranei. Poco più dell’ 1% è costituito dall’acqua presente nei fiumi e nei laghi.
Nei miei viaggi, anni fa, a Cuba, ho avuto modo di conoscere personalmente alcuni abitanti di un villaggio soprannominati “los Acuáticos” (gli acquariani) in quanto avevano la caratteristica di non utilizzare medicine e quando sopraggiungeva qualche sintomo si curavano.. semplicemente bevendo acqua. (La longevità media di questo popolo era tra gli 80 e i 90 anni)
Un’aura di spiritualità e misticismo accomuna le acque di Lourdes e di Fatima all’acqua di Zamzam (زمزم) vicino alla Mecca, Allah fece scoprire il pozzo ad Hagar, per dissetare suo figlio Ismaele) e all’acqua del Gange (fiume sacro della tradizione Indù)
Circa 25 anni fa Joël Ducatillon, in seguito a tre sogni e dopo anni di ricerche in ambiti fisici, chimici e interiori fece conoscere al mondo l’acqua Diamante, un’acqua di sorgente energizzata, capace di amplificare le intenzioni animiche emesse verbalmente da chi la utilizza e di sciogliere blocchi e disarmonie dovute a memorie del subconscio (traumi).
Masaru Emoto (1943-2014) è stato un ricercatore giapponese noto per i suoi studi sull’acqua e per le sue affermazioni sulla capacità dell’acqua di “memorizzare” le emozioni umane. Il suo lavoro ha stimolato discussioni sulla relazione tra mente, emozioni e materia. Emoto ha condotto esperimenti congelando campioni d’acqua e fotografando i cristalli di ghiaccio che si formavano. Ha scoperto che l’acqua esposta a parole, musica, preghiere o pensieri positivi formava cristalli belli e simmetrici, mentre l’acqua esposta a stimoli negativi formava cristalli deformati e asimmetrici. In altre parole l’acqua agisce come un mediatore della coscienza umana, registrando le vibrazioni emotive nella sua struttura molecolare.
Emoto ha lasciato un’eredità che continua a influenzare il pensiero di molte persone in tutto il mondo, spingendole a considerare l’impatto delle loro parole e pensieri sull’ambiente che le circonda.